Circolazione sanguigna e viaggi in aereo
I lunghi viaggi in aereo possono provocare problemi alla circolazione sanguigna. Questo perché le persone che viaggiano spesso rimangono sedute per molte ore consecutive, senza muoversi. Il rischio aumenta se si soffre di pressione alta, diabete o problemi cardiaci. I sintomi della trombosi venosa profonda (TPV) possono essere legati all’ostruzione del flusso sanguigno da parte del trombo o alla distruzione del trombo stesso (emorragia interna). Per ridurre il rischio di problemi alla circolazione sanguigna, è importante muoversi spesso e adottare alcuni accorgimenti utili per migliorare la circolazione sanguigna durante i viaggi in aereo.
Cos’è la trombosi venosa profonda
La trombosi venosa profonda (TVP) è una condizione caratterizzata da formazione di un coagulo di sangue (trombo) all’interno di una vena. Questo coagulo può bloccare il flusso del sangue e causare problemi a diversi organi, tra cui il cuore e il cervello, ma anche ai polmoni (embolia polmonare). La TVP si verifica più spesso nella gamba, ma può insorgere anche in altre parti del corpo.
I sintomi della TVP possono essere legati all’ostruzione del flusso sanguigno da parte del trombo:
- dolore,
- gonfiore e rossore della gamba
- crampi al polpaccio,
- forte dolore al piede o alla caviglia,
- comparsa di un ematoma.
I rischi legati ai viaggi in aereo
Durante i lunghi viaggi in aero il rischio di problemi alla circolazione sanguigna aumenta. Questo perché le persone che viaggiano spesso rimangono sedute per molte ore consecutive, senza muoversi.
In che modo il volo influisce sulla TVP?
Stare seduti per lunghi periodi in un’area angusta o piccola può ridurre il flusso sanguigno alle gambe, aumentando il rischio di sviluppare un problema di circolazione come la TVP. Sebbene il rischio di TVP vari a seconda della persona, esiste un collegamento diretto tra un volo più lungo e un rischio più elevato di sviluppare la TVP.
Cosa fare?
È importante fare qualche movimento durante il viaggio, anche se breve: alzarsi e camminare un po’, stiracchiarsi, contrarre e rilassare i muscoli. Inoltre, è consigliabile indossare abiti comodi e non restringenti.
Più nel dettaglio:
- muoversi spesso,
- alzarsi e camminare ogni 30 minuti circa
- indossare abiti larghi: evita i vestiti troppo attillati in modo da non rendere difficoltosa la circolazione.
Inoltre, è opportuno indossare calze a compressione graduata (che aiutano ad evitare l’accumulo di liquidi nella gamba) e fare periodicamente dei semplici esercizi di stretching.
Eccone alcuni:
- Solleva entrambi i piedi dal pavimento e ruotali in cerchi, cinque volte in senso orario e cinque volte in senso antiorario.
- Tieni la spalla sinistra con la mano destra e il gomito destro con la mano sinistra. Tieni premuto per 15 secondi, quindi fai l’altro braccio. Ripetere due volte.
- Tieni i talloni sul pavimento e punta le dita dei piedi il più in alto possibile. Quindi tieni le dita dei piedi sul pavimento e alza i talloni. Ripetere cinque volte.
Quali sono rischi di un problema circolatorio in viaggio?
Il rischio aumenta con la durata del viaggio: inoltre c’è un maggiore rischio di insorgenza di problemi per le persone over 50 o che hanno già problemi cardiocircolatori.
A maggiore rischio anche le donne incinte o che hanno partorito da poco e i fumatori.
È necessario parlare con il medico prima del viaggio per assicurarsi di prendere tutte le precauzioni raccomandate: lo specialista potrebbe consigliarti di sederti in una fila accanto all’uscita d emergenza così da avere maggiore spazio per muovere le gambe, indossare calze compressive o assumere aspirina o anticoagulanti.
Riferimenti bibliografici
Air travel and the risk of deep vein thrombosis
Foto: Adobe free stock
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.