Come curare l’insufficienza venosa?
Qual è il miglior trattamento per l’insufficienza venosa? Conosciuta anche come malattia delle vene, l‘insufficienza venosa è caratterizzata da un indebolimento delle valvole che, quindi, non riescono a spingere il sangue correttamente verso il cuore. Quando ciò accade, il sangue si raccoglie e ristagna gonfiando la vena. Se non viene trattata, l’insufficienza venosa può causare problemi più significativi, come dolore debilitante, ferite aperte e scolorimento della pelle. Vediamo, quindi, come curare l’insufficienza venosa.
Fattori di rischio dell’insufficienza venosa
I fattori di rischio per lo sviluppo dell’insufficienza venosa includono:
- la storia familiare,
- l’età,
- l’essere donna,
- l’obesità,
- un precedente infortunio alla gamba,
- la gravidanza,
- uno stile di vita sedentario.
Fortunatamente, sono disponibili trattamenti efficaci per eliminare i sintomi in modo sicuro.
Trattamenti efficaci
Qual è il modo migliore per curare un’insufficienza venosa? La risposta è: consultando uno specialista delle vene, quindi un chirurgo vascolare che può sviluppare un piano di trattamento personalizzato adatto al singolo paziente.
Calze a compressione
Le calze a compressione hanno sono molto efficaci per alleviare il disagio legato alle gambe doloranti. Applicando una leggera pressione sulla parte inferiore della gamba, le calze stimolano il flusso sanguigno nella giusta direzione. La scelta del livello e del grado di compressione adatti alle singole esigenze è fondamentale: una calza inadatta potrebbe addirittura peggiorare i sintomi.
Farmaci
Farmaci come anticoagulanti, diuretici e antinfiammatori aiutano a ridurre il gonfiore e a migliorare la circolazione generale, soprattutto se associati all’uso di calze compressive.
Scleroterapia
Per trattare le vene varicose il chirurgo vascolare potrà iniettare una soluzione salina nella vena ammalata attraverso una procedura non invasiva chiamata scleroterapia. Il sangue viene quindi reindirizzato verso le vene sane.
Chirurgia ablativa
Per le vene disfunzionali che portano complicazioni come dolore cronico e ulcere, l’ablazione (quindi la chiusura) o la rimozione completa della vena può essere l’opzione migliore. La procedura laser e la radiofrequenza utilizzano il calore per danneggiare il tessuto all’interno della vena problematica, chiudendola. Come nella scleroterapia, la vena si dissolve e viene naturalmente assorbita dall’organismo.
CHIVA
La chirurgia emodinamica conservativa del tronco safenico (CHIVA) si basa su una precisa mappatura anatomica ed emodinamica preoperatoria eseguita mediante ultrasuoni duplex. Il trattamento chirurgico consiste nel dividere la colonna di pressione idrostatica e nello scollegare gli shunt venosi in punti precisi stabiliti grazie dalla marcatura preoperatoria guidata dall’ecografia (Cartografia).
TRAP
La Fleboterapia Rigenerativa Tridimensionale ha, invece, un aproccio cosnervativo. Si tende, quindi, a preservare la vena. Viene iniettata una soluzione sclerosante non obliterativa seguendo una tecnica iniettiva tridimensionale. In questo modo, quindi, le vene non vengono occluse bensì rigenerate partendo dalle pareti dei vasi. L’obiettivo non è distruggere la vena malata, ma rigenerarla.
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Prevenire l’insufficienza venosa
Anche se non si manifestano sintomi di insufficienza venosa, è importante preservare la salute venosa e circolatoria adottando uno stile di vita corretto.
Ecco alcuni modi per mantenere una sana funzionalità delle vene:
- Esercitati regolarmente: i muscoli delle gambe e dei piedi aiutano a spingere il sangue verso il cuore. Fare almeno 30 minuti di cardio ogni giorno aiuterà a sostenere la circolazione.
- Solleva le gambe: evita di stare seduto o in piedi per lunghi periodi di tempo. Se necessario, allunga le gambe ogni 10 minuti o tieni le gambe sollevate.
- Limita l’assunzione di sale: un eccesso di sodio può portare ad un accumulo di liquidi che può esercitare pressione sulle gambe.
- Bevi acqua e segui una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura per mantenere il tuo corpo idratato e ben nutrito.
- Evita indumenti e calzature attillati perché possono comprimere le vene e ostacolare la circolazione.
- Integratori: sostanze antinfiammatorie naturali, come l’ippocastano, gli omega-3 e la curcuma, possono ridurre il gonfiore.
Riferimenti bibliografici
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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.