La stasi venosa si verifica quando il sangue non riesce a risalire correttamente dalle gambe verso il cuore, accumulandosi nei vasi sanguigni degli arti inferiori. Questo processo è spesso accompagnato da stasi linfatica, dove anche il sistema linfatico fatica a drenare i liquidi in eccesso. Vedo spesso pazienti che soffrono di questo disturbo, spesso causato da uno stile di vita sedentario o da predisposizione genetica.
Quali sono i sintomi della stasi venosa alle gambe?
Durante le visite, i miei pazienti mi descrivono diversi sintomi caratteristici. Se riscontri uno o più di questi segnali, potrebbe essere il momento di consultare uno specialista:
- sensazione di pesantezza e affaticamento alle gambe, soprattutto alla sera
- gonfiore alle caviglie che peggiora durante la giornata
- crampi notturni frequenti
- prurito e formicolio agli arti inferiori
- comparsa di piccoli capillari superficiali o vene varicose
- alterazioni del colore della pelle, che può apparire più scura o arrossata
- sensazione di calore o bruciore nelle zone interessate.
Anche tu hai questi sintomi? Non aspettare che peggiorino. Una diagnosi precoce permette di intervenire tempestivamente, prevenendo complicazioni più serie. Prenota oggi stesso una consulenza: la tua salute vascolare è la mia priorità.
Come risolvere la stasi venosa?
Raccomando sempre un approccio multifattoriale:
- Terapia compressiva: l’utilizzo di calze elastiche graduate rappresenta il cardine del trattamento. Ma attenzione: bisogna scegliere la compressione adeguata e indossarle correttamente al mattino.
- Attività fisica: consiglio di praticare esercizi specifici che favoriscono il ritorno venoso, come camminare, nuotare o andare in bicicletta per almeno 30 minuti al giorno.
- Tecniche di drenaggio: il drenaggio linfatico manuale, quando necessario, può offrire un significativo sollievo dai sintomi.
Per combattere la stasi è utile adottare precise abitudini quotidiane, ad esempio:
- Movimento regolare: evita di rimanere ferma/o nella stessa posizione per lunghi periodi
- Elevazione degli arti: solleva le gambe sopra il livello del cuore quando riposi
- Docce alternate: termina la doccia con acqua fredda sulle gambe per stimolare la circolazione
- Massaggi delicati: esegui massaggi dal basso verso l’alto per favorire il ritorno venoso.
Come rendere meno visibili le vene sulle gambe?
Esistono diverse opzioni terapeutiche moderne e minimamente invasive:
- Scleroterapia per i capillari e le piccole vene
- Laser endovascolare per le vene di medio calibro
- Radiofrequenza per le vene varicose più evidenti
Sono trattamenti che offrono risultati eccellenti quando eseguiti da specialisti qualificati.
Cosa non mangiare in caso di insufficienza venosa?
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Consiglio di limitare:
- cibi troppo salati che favoriscono la ritenzione idrica
- alimenti processati ricchi di conservanti
- bevande alcoliche che possono dilatare i vasi sanguigni
- cibi ricchi di zuccheri raffinati.
Al contrario, privilegia:
- frutta e verdura ricche di flavonoidi
- alimenti ricchi di omega-3
- cibi integrali
- acqua naturale (almeno 1.5 litri al giorno).
Riferimenti bibliografici
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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.