Incontro quotidianamente pazienti che mi chiedono: “Dottore, perché le emorroidi continuano a tormentarmi?“. Oggi voglio darti alcuni consigli su come evitare la recidiva delle emorroidi e gestire al meglio questa problematica.
Perché le emorroidi tendono a ripresentarsi?
Le emorroidi colpiscono circa il 5% della popolazione e, senza un adeguato intervento sulle cause scatenanti, possono diventare un problema ricorrente. Spesso le recidive sono legate a comportamenti e abitudini quotidiane che possono essere modificati.
I principali fattori che contribuiscono alla ricomparsa delle emorroidi sono:
- Abitudini alimentari scorrette: una dieta povera di fibre e un inadeguato apporto di liquidi possono causare stipsi cronica, costringendoti a sforzarti durante l’evacuazione. Nel tempo, questo sforzo ripetuto può danneggiare i vasi sanguigni dell’area anale. Ti consiglio di consumare almeno 25-30 grammi di fibre al giorno e bere 1,5-2 litri d’acqua per mantenere le feci morbide e regolari.
- Stile di vita sedentario: trascorrere troppe ore seduti o in piedi senza movimento adeguato può compromettere la circolazione nell’area pelvica. È importante alternare le posizioni e fare regolare attività fisica moderata, come camminare per almeno 30 minuti al giorno.
Come posso sapere se le mie emorroidi stanno peggiorando?
È fondamentale riconoscere i segnali di peggioramento per intervenire tempestivamente. I sintomi da non sottovalutare sono:
- Sanguinamento durante l’evacuazione
- Dolore crescente e persistente
- Prurito intenso
- Sensazione di peso o corpo estraneo
- Prolasso emorroidario che non si riduce spontaneamente
Se noti uno o più di questi sintomi, ti consiglio di programmare una visita specialistica per una valutazione approfondita.
Quali sono le strategie più efficaci per prevenire le recidive?
La prevenzione è la chiave per evitare fastidiose ricadute. Ecco le raccomandazioni più efficaci:
- Gestione dell’alvo: mantenere un’evacuazione regolare e non traumatica. Evita di trattenere lo stimolo e non sforzarti durante l’evacuazione.
- Igiene: utilizza detergenti delicati e non irritanti. Evita l’uso eccessivo di carta igienica e preferisci invece una delicata detersione con acqua tiepida.
- Movimento regolare: l’attività fisica moderata migliora la circolazione e previene la stasi venosa. Evitare gli sport che aumentano eccessivamente la pressione addominale.
Quando è necessario considerare un intervento chirurgico?
Nel caso in cui le misure conservative non siano sufficienti, potrebbe essere necessario valutare l’opzione chirurgica soprattutto se:
- Le emorroidi causano sintomi persistenti che interferiscono con la qualità della vita
- Si verificano episodi frequenti di sanguinamento
- Il prolasso è significativo e non risponde ai trattamenti conservativi
- Si sono sviluppate complicanze come la trombosi
Al giorno d’oggi abbiamo diverse tecniche chirurgiche moderne e mini-invasive, che possono essere personalizzate in base alle specifiche esigenze del paziente.
Se stai soffrendo di emorroidi ricorrenti, ti invito a prenotare una visita specialistica. Insieme, possiamo sviluppare un piano di trattamento su misura per le tue esigenze e prevenire future recidive.
Riferimenti bibliografici
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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.