Diabete e vene varicose
Forse non sapete che il diabete, una malattia che affligge milioni di individui in tutto il mondo, non solo incide sul livello di glucosio nel sangue, ma può anche avere impatti significativi sulla salute delle vene. Oltre alle ben note complicazioni come neuropatia, retinopatia e malattie renali, il diabete può anche predisporre le persone a una serie di problemi venosi, tra cui l’insufficienza venosa, la trombosi venosa profonda (TVP) e le vene varicose.
Insufficienza venosa e diabete
L’insufficienza venosa, caratterizzata da un’inibizione del flusso sanguigno attraverso le vene, è una condizione che viene spesso riscontrata nelle persone diabetiche. Ma perché il diabete danneggia i vasi sanguigni? La ragione risiede in parte nell’accumulo di sostanze nel sangue, che rende le pareti venose meno flessibili e più rigide. Di conseguenza, il flusso sanguigno può essere compromesso, portando a coaguli di sangue, gonfiore e dolore.
Trombosi venosa profonda e diabete
La TVP, una condizione in cui si formano coaguli di sangue nelle vene profonde, è un’altra complicanza potenzialmente grave del diabete. Il diabete aumenta il rischio di TVP danneggiando i vasi sanguigni e aumentando la tendenza alla coagulazione del sangue.
Vene varicose e diabete
Anche le vene varicose, che di solito si manifestano sulle gambe e sui piedi, sono un problema comune tra chi ha il diabete. La malattia, infatti, può contribuire allo sviluppo delle vene varicose compromettendo la circolazione sanguigna e danneggiando i nervi.
Arteriopatia periferica (PAD) e diabete
La PAD, un disturbo caratterizzato dalla restringimento e dall’irrigidimento delle arterie nelle gambe e nei piedi, è comune nelle persone con diabete. Il danno ai vasi sanguigni causato dal diabete e l’infiammazione associata possono contribuire all’accumulo di placche nelle arterie, peggiorando ulteriormente la situazione.
Gestione e prevenzione nei pazienti diabetici
Essere consapevoli dei rischi che il diabete può comportare a carico del sistema circolatorio è il primo passo per prevenire eventuali complicazioni. Fondamentale il consulto con uno specialista per fare un check up della situazione e intervenire in tempo, al fine di mitigare i rischi e mantenere una buona salute venosa.
Riferimenti bibliografici
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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.