Differenza tra emorroidi e ragadi e come distinguerle

Differenza tra emorroidi e ragadi

Differenza tra emorroidi e ragadi

Situazioni comuni e molto simili, sintomi che si possono confondere come dolore diffuso nella zona anale e piccole perdite di sangue: ecco qual è la differenza tra emorroidi e ragadi anali, come capire se si parla delle une o delle altre e come affrontare entrambe senza perdersi d’animo.

Ragadi anali

Le ragadi sono dolorose, di solito in maniera abbastanza consistente perché si tratta di una lacerazione intorno all’ano. Si tratta di una zona del corpo umano che non ha ghiandole sudoripare o sebacee, ma l’ano e tutta l’area circostante è, allo stesso tempo, molto sensibile al tatto e al dolore. Quando si soffre di stitichezza e i movimenti intestinali sono particolarmente difficili, si può verificare questo tipo dii ferita all’ano o al canale anale. Altro sintomo, oltre al dolore, è la presenza di sangue rosso vivo sulla carta igienica o nell’acqua del bidet.

Emorroidi

Le emorroidi possono accompagnare le ragadi, con le quali, per altro, condividono diversi sintomi. Tuttavia, si tratta di due diversi tipi di problema, la ragade anale è una lacerazione di tessuto, le emorroidi sono causate da un rigonfiamento delle vene che si trovano nell’ano. Ci sono due tipi di emorroidi, emorroidi esterne ed emorroidi interne, il dolore è solitamente associato alle emorroidi esterne oppure alle ragadi, così anche il sangue sulla carta igienica. Nel caso delle emorroidi interne, il sintomo più comune è il sanguinamento rettale intenso, se ne può scoprire la presenza sulla carta igienica dopo un movimento intestinale o sulle feci.

5 possibili cause del sanguinamento nelle feci

Trattamenti

I trattamenti vanno dai classici rimedi casalinghi all’utilizzo di creme topiche al cortisone, all’intervento chirurgico. Il principale suggerimento al quale attenersi è quello di assumere una maggiore quantità di liquidi per contrastare la costipazione intestinale, e quindi, anche quello di evitare bevande come il caffè che invece causano perdita di liquidi e disidratazione. Anche adottare una dieta ricca di fibre per facilitare i movimenti intestinali è fondamentale, verdure, frutta, cereali integrali, yogurt e fermenti lattici, accompagnati da tanta acqua ad ogni pasto. Questo perché si dovrebbe evitare in ogni modo di sforzarsi per far passare feci troppo dure nel canale rettale. Consigliati anche frequenti bagni per rilassare i muscoli dello sfintere e lenire il dolore.
Altri trattamenti sono l’utilizzo di farmaci tipo creme da banco, unguenti, supposte e altri prodotti a base idrocortisone e lidocaina, che possono alleviare temporaneamente il dolore e il prurito.

Se non ci sono miglioramenti è importante rivolgersi ad uno specialista per valutare la migliore strategia di cura. Si può ricorrere alla chirurgia, ci sono interventi minimamente invasivi, come la scleroterapia che prevede l’iniezione di una soluzione chimica per ridurre le emorroidi o anche la coagulazione tramite laser o luce infrarossa.

L’importanza di un consulto dallo specialista

Capire se si soffre di ragadi anali o di emorroidi non è facile se ci si basa solo sui sintomi, che sono molto simili, meglio affidarsi a un medico specializzato che potrà fornire una diagnosi accurata e un trattamento efficace, mirato per la specifica patologia. Infatti, se le ragadi nella maggior parte dei casi, guariscono da sole purché si mantengano le feci morbide, le emorroidi di solito non vanno via da sole, per evitare fastidi e sofferenze inutili è bene non trascurarle.

Riferimenti bibliografici

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