Emorroidi cosa fare
Quasi tre adulti su quattro soffrono qualche volta di emorroidi, si tratta di una condizione di salute molto comune, dunque, eppure i problemi con le emorroidi sono in cima alla lista dei fastidi dei quali molti preferiscono non parlare. Emorroidi cosa fare? In alcuni casi i rimedi casalinghi possono alleviare i sintomi dolorosi: ecco come sapere quando è il momento di consultare un medico.
Rimedi per emorroidi
Le emorroidi sono un insieme di arterie e vene che proteggono il canale anale durante i movimenti intestinali. Sono quella parte terminale del retto che, in genere, viene notata solo se inizia a comportarsi male. Le emorroidi infatti, possono gonfiarsi a causa della pressione dovuta allo sforzo, al tempo di seduta prolungato sul water, alla diarrea cronica, alla stitichezza o anche al sollevamento di carichi pesanti. Il rischio aumenta durante una gravidanza, grazie al peso extra del bambino, e con l’avanzare dell’età poiché i tessuti che supportano le vene intorno all’ano possono indebolirsi nel tempo.
Per iniziare a trattare le emorroidi dolorose si utilizzano:
- trattamenti topici
- antidolorifici da banco
Trattamenti topici
Per un rapido sollievo dalle emorroidi esterne dolorose e pruriginose, si può utilizzare una crema o una supposta per emorroidi da banco che contiene amamelide o idrocortisone e lidocaina (come la preparazione H).
Le creme per uso topico contengono antidolorifici, agenti anestetizzanti e steroidi che possono ridurre il dolore e il gonfiore. Assicurarsi di seguire attentamente le istruzioni sull’etichetta e di non assumere farmaci topici per più di una settimana poiché gli steroidi possono assottigliare la pelle nel tempo.
L’intervento per le emorroidi è doloroso?
Antidolorifici da banco
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS come l’aspirina e l’ibuprofene) vanno assunti secondo le istruzioni dell’etichetta, così come i farmaci topici, e possono fornire un sollievo temporaneo dal dolore e dal gonfiore.
Come fare per sgonfiare le emorroidi
Le emorroidi sintomatiche sono esterne o interne, le prime sono all’interno dell’ano e sono indolori ma possono causare sanguinamento durante i movimenti intestinali, le emorroidi esterne si verificano quando queste vengono spinte appena fuori dall’apertura anale. In questo caso possono gonfiarsi, sanguinare e provocare dolore e prurito. Le strategie più a lungo termine da mettere in pratica con determinazione sono: idratazione e movimento.
- Idratarsi: quando le emorroidi sono infiammate un’altra soluzione semplice ma essenziale è assicurarsi di bere abbastanza acqua. Da 1,5 a 2 litri o da 6 a 8 bicchieri al giorno aiuta a produrre feci regolari e morbide e a ridurre lo sforzo. Un buon sistema per non dimenticarsi di bere è quello di tenere una bottiglia piena d’acqua sempre a portata di mano, aggiungere magari una tazza di the alla routine di giornaliera e qualche infuso alla frutta.
- Attività fisica: mentre alcuni esercizi come sollevamento pesi, squat e affondi possono peggiorare le emorroidi a causa dello sforzo, altri possono aiutare ad alleviare i sintomi e ridurre le possibilità di future riacutizzazioni. L’esercizio fisico è fondamentale per movimenti intestinali regolari, una camminata veloce insieme a movimenti delicati come stretching o yoga. In più bisognerebbe cercare di interrompere lunghi periodi in cui si è seduti o si sta troppo in piedi, poiché entrambi possono aumentare la pressione sulle vene e irritare le emorroidi.
Rimedio veloce per emorroidi
Eccone due da mettere in pratica a casa:
Ghiaccio
Per un sollievo a breve termine da emorroidi gonfie e particolarmente dolorose, il ghiaccio può essere una soluzione molto efficace. Applicare un impacco di ghiaccio o un impacco freddo all’ano per circa 10 minuti fino a tre volte al giorno, naturalmente, avvolgere prima il ghiaccio in un tovagliolo di carta o in un panno, indipendentemente dalla gravità del dolore, la pelle deve essere ben protetta.
Immergersi nell’acqua
Un’immersione di 10-15 minuti in acqua tiepida può alleviare l’irritazione e il prurito e lo spasmo dei muscoli dello sfintere anale. Fare un bagno poco profondo nella vasca da bagno o acquistare una piccola vasca di plastica in farmacia per agevolare il trattamento due o tre volte al giorno.
Emorroidi cosa mangiare
Innanzitutto è importante aumentare l’assunzione di fibre: la maggior parte delle persone non assume abbastanza fibre ogni giorno invece l’aggiunta di alimenti come fagioli, broccoli, cereali integrali e frutta fresca alla propria dieta può aiutare a evitare la stitichezza e a mantenere un transito regolare.
Basteranno 20-30 grammi di fibre al giorno, magari insieme a un integratore di fibre che contenga psillio o metilcellulosa, per aiutarsi a raggiungere l’obiettivo quotidiano. Se in genere si consumano pochi cibi ricchi di fibre, inserirle in modo graduale perché incrementare improvvisamente l’assunzione potrebbe aumentare la produzione di gas intestinali.
Cosa evitare
Alimenti con poche fibre che causano o peggiorano la stitichezza (e quindi le emorroidi) come:
- pane bianco,
- latte,
- formaggio e altri latticini,
- carne,
- alimenti trasformati come piatti surgelati e cibo da fast food.
Emorroidi cura rapida
Se persistono i sintomi delle emorroidi dopo una settimana di auto-cura, o si prova un forte dolore o sanguinamento consultare immediatamente un medico per valutare l’intervento chirurgico.
Le emorroidi esterne possono provocare coaguli di sangue estremamente dolorosi e, sebbene non siano pericolosi, possono richiedere un paio di settimane per risolversi da sole. In questo caso è possibile rimuovere un’emorroide trombizzata con una procedura relativamente semplice in anestesia locale in circa 10 minuti.
La chirurgia contro le emorroidi è attualmente meno invasiva e in molti casi pain free: la scleroterapia, la TRAP e le procedure laser assistite permettono di intervenire direttamente sulla zona da trattare, con sedute operatorie brevi e un più agevole decorso post intervento.
Bibliografia
Foto di Andrea Piacquadio da Pexels
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.