Emorroidi quando operare?
Le emorroidi sono spesso dolorose ma la maggior parte dei casi non richiede un intervento chirurgico, può essere trattata a casa con cambiamenti nella dieta o un trattamento farmacologico. La chirurgia per le emorroidi viene solitamente eseguita solo per casi gravi, quando il dolore è molto intenso o quando c’è sanguinamento copioso. Ecco una panoramica, emorroidi quando operare, quando è meglio essere risolutivi e non perdere tempo.
Quando preoccuparsi per le emorroidi?
Quando si presentano alcuni sintomi, significa che le emorroidi andrebbero trattate con un intervento medico, ecco quali:
- Sanguinamento rettale, va tenuto sotto controllo perché potrebbe essere causato dalle emorroidi ma anche da altre problematiche di salute come una malattia gastrointestinale grave o infiammatoria. In ogni caso il sangue dovuto alle emorroidi è sempre rosso vivo.
- Le emorroidi prolassate, possono sporgere dall’apertura anale durante il movimento intestinale, possono rientrare da sole o con un piccolo aiuto ma potrebbero peggiorare nel tempo.
- Dolore perenne, se le emorroidi rendono difficile sedersi o evaquare, se il disagio è continuo e la vita quotidiana subisce un brusco passo indietro.
Come si operano le emorroidi oggi?
L’intervento dipende dal tipo di emorroidi e dai sintomi:
- La legatura elastica o fasciatura, è una procedura comune per il trattamento delle emorroidi interne, si tratta di un piccolo elastico stretto attorno alla base dell’emorroide che ne interrompe l’afflusso di sangue causando il restringimento dell’emorroide stessa. La maggior parte delle persone non avverte dolore durante la procedura.
- La scleroterapia consiste nell’iniettare sull’emorroide una soluzione che la fa restringere. Generalmente è un intervento ambulatoriale nel quale i pazienti avvertono poco dolore.
- La terapia della coagulazione è un trattamento a luce infrarossa, calda o fredda, per ritrarre e ridurre le emorroidi. Sebbene questa procedura non sia dolorosa, la maggior parte delle persone potrà sentire qualche disagio e crampi.
- La pinzatura è per le situazioni più gravi, si utilizza per curare le emorroidi interne ed esterne, soprattutto nei casi di prolasso. Una graffetta chirurgica viene posizionata sull’emorroide prolassata per interrompere l’afflusso di sangue alle emorroidi, in questo modo si causa il restringimento. La procedura è veloce ma richiede l’anestesia e di solito viene eseguita in ospedale, può causare dolore e potrebbe richiedere antidolorifici da banco. La maggior parte dei pazienti può tornare al lavoro entro pochi giorni.
- L’emorroidectomia viene solitamente eseguita solo in caso di grandi emorroidi esterne o interne per le quali non hanno funzionato altri trattamenti. Le emorroidectomie vengono eseguite in anestesia e la maggior parte dei pazienti torna a casa lo stesso giorno. Si tratta della rimozione dell’emorroide attraverso piccole incisioni nel tessuto tutto intorno, questo trattamento è piuttosto invasivo ma allo stesso tempo risolutivo per le emorroidi gravi. Dopo la procedura, il medico può prescrivere farmaci antidolorifici, il recupero prevede riposo, l’uso di impacchi di ghiaccio sulla zona, e l’uso di ammorbidenti delle feci per agevolare i movimenti intestinali. La maggior parte dei pazienti può tornare al lavoro dopo 7-10 giorni.
Ad oggi abbiamo a disposizione anche diverse opzioni di intervento mini invasive e con dolore post operatorio minimo come la procedura THD laser assistita.
Quanto dura l’intervento di emorroidi?
La durata dipende dal tipo di intervento in genere dai 30 minuti a 1 ora. Il recupero è veloce e si torna a casa il giorno stesso o al massimo il giorno dopo.
Come curare le emorroidi senza intervento chirurgico?
Se le emorroidi non sono particolarmente dolorose, gli antidolorifici da banco come l’ibuprofene possono essere d’aiuto, da assumere insieme a qualche piccola precauzione:
- Eliminare lo sforzo eccessivo durante i movimenti intestinali per ridurre la pressione sulle emorroidi
- Fare un semicupio più volte al giorno
- Usare salviette igienizzanti per neonati dopo un movimento intestinale
- Naturalmente per tenere lontane le emorroidi è necessario adottare una dieta ricca di fibre, bere molta acqua, fare esercizio regolarmente ed evitare di stare in piedi per lunghi periodi di tempo.
Emorroidi esterne quando operare
A volte l’intervento chirurgico per rimuovere le emorroidi è il metodo migliore per la risoluzione del problema, in ogni caso è consigliato quando:
- I coaguli si formano ripetutamente nelle emorroidi esterne
- La legatura non riesce a trattare le emorroidi interne
- C’è un’emorragia persistente
Emorroidi sanguinanti quando preoccuparsi
Se si tratta di un sanguinamento poco importante dopo un movimento intestinale, le emorroidi possono essere curate a casa. Se il sanguinamento è regolare e non solo durante i movimenti intestinali, è il momento di cercare un’assistenza medica.
Le emorroidi di 2 grado sono da operare?
Le emorroidi di secondo grado sono sporgenti ma ritornano spontaneamente nel loro alloggiamento dopo l’evacuazione. In questo caso si adottano terapie conservative e indolori come la scleroterapia o la coagulazione a infrarossi, i risultati sono stati in genere soddisfacenti. Il vantaggio di queste procedure è che vengono eseguite senza anestesia e causano il minimo disagio
Le emorroidi 4 grado rientrano?
Le emorroidi di grado 4 sono emorroidi interne prolassate che non tornano all’interno dell’ano se non ricollocate manualmente. In questo caso i medici consigliano procedure più serie di intervento come l’escissione chirurgica o la pinzatura.
Riferimenti bibliografici
Enlarged hemorrhoids: What surgical procedures are used to treat hemorrhoids?
Foto: Adobe free stock
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.