Eparina e COVID 19
Attualmente sono molti i farmaci che vengono sperimentati per il trattamento del virus Covid-19, questo avviene perché non esiste, ancora, una cura. Proprio negli ultimi giorni soprattutto l’eparina, idrossiclorochina e clorochina sono dei farmaci divenuti famosi, come mai? Principalmente per l’economicità e la grande diffusione a livello del mercato. Approfondiamo la questione e cerchiamo di capire se questi farmaci sono realmente efficaci e quando vanno utilizzati.
Eparina
Le eparine a basso peso molecolare (EBPM) vengono utilizzate nella prevenzione del tromboembolismo venoso post chirurgico e del tromboembolismo venoso in pazienti non chirurgici affetti da una patologia acuta con mobilità ridotta e ad aumentato rischio di tromboembolismo venoso. Vengono usate anche nel trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare e della sindrome coronarica acuta.
Come riferito dal Ministero della Salute:
Riguardo il trattamento dei pazienti con Covid-19 con le eparine a basso peso molecolare, nel razionale della sua scheda tecnica l’Aifa indica che l’uso delle EBPM si può collocare sia nella fase iniziale della malattia che nella fase avanzata. Nella fase iniziale, quando è presente una polmonite e si determina una ridotta mobilità del paziente con allettamento, l’eparina potrà essere utilizzata a dose profilattica allo scopo di prevenire il tromboembolismo venoso. Nella fase più avanzata della malattia, in pazienti ricoverati, per contenere i fenomeni trombotici a partenza dal circolo polmonare come conseguenza dell’iperinfiammazione dovuta alla malattia, le EBPM dovranno essere utilizzate a dosi terapeutiche
Dal momento che l’uso delle eparine si sta diffondendo molto rapidamente in ambito clinico è importante condurre al più presto degli studi randomizzati per valutarne efficacia clinica e sicurezza.
L’eparina è un farmaco che permette di combattere la formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni; questo meccanismo, attualmente, viene considerato la principale causa di danno da parte del coronavirus a livello degli organi interni.
In ragione di ciò l’utilizzo profilattico e terapeutico dell’eparina è riconosciuto e, quindi, il farmaco è utilizzato diffusamente.
Malattia di Kawasaki e Coronavirus: quale collegamento?
Idrossiclorochina e clorochina per il Coronavirus
Anche idrossiclorochina e clorochina sono recentemente assurti agli onori della cronaca per il loro ripiego nel trattamento del nuovo Coronavirus, ma sono efficaci e per cosa vengono usati comunemente?
Come riferisce l’AIFA, l’idrossiclorochina (Plaquenil® o corrispondente generico) è un analogo della clorochina attualmente utilizzata in campo reumatologico anche per periodi molto prolungati. Idrossiclorochina (HCQ) e clorochina (CQ) hanno dimostrato in vitro o in modelli animali di possedere un effetto antivirale e dati in vitro confermano che la CQ è in grado di bloccare la replicazione virale del nuovo Coronavirus.
Rispetto a quelle relative all’eparina, le mie considerazioni su idrossiclorochina/clorochina sono differenti: questi sono farmaci utilizzati nella terapia antimalarica per combattere direttamente il virus.
Sono numerosi gli studi in corso a livello mondiale tuttavia, non ci sono ancora evidenze dell’efficacia nel trattamento del Covid 19 nello stesso tempo ci sono riscontri clinici positivi da parte di medici in prima linea.
Il termine evidenze, in medicina, è molto importante in quanto garantisce efficacia e sicurezza di un trattamento; le evidenze devono essere ottenute mediante ricerche che:
- rispettino regole ferree,
- utilizzino dati certi,
- impieghino tempo e scrupolo dei ricercatori.
In un’emergenza sanitaria causata da un virus sconosciuto la ricerca ha necessità di tempo, i clinici che salvano le vite hanno bisogno di strumenti che devono crearsi con l’esperienza e l’aiuto dei cittadini è fondamentale.
I cittadini non devono utilizzare farmaci senza prima un controllo medico, non devono affidarsi a fonti di informazioni non verificate e non devono assumere comportamenti a rischio.
Riferimenti bibliografici
- Ministero della Salute
- In Vitro Antiviral Activity and Projection of Optimized Dosing Design of Hydroxychloroquine for the Treatment of Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2
- AIFA
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.