Fattori di rischio emorroidi: quali sono

Fattori di rischio emorroidi

Fattori di rischio emorroidi

Può essere difficile capire quali sono i fattori di rischio emorroidi perché è un argomento del quale si preferisce non parlare ma anche le esperienze personali sono tutte diverse e non rientrano sempre in una casistica. Se per qualcuno si tratta solo di un disturbo occasionale, per altri rappresenta un problema cronico, quindi, è importante saperne di più. Se si scopre di essere un soggetto a rischio emorroidi è meglio affrontare il problema con il giusto spirito e in tempi rapidi.

Per quale motivo vengono le emorroidi?

Ecco alcuni dei fattori di rischio emorroidi più comuni:

  • Essere in sovrappeso – Diversi studi considerano l’obesità e il sovrappeso fattori di rischio importanti
  • Età avanzata – L’età pari o superiore a 50 anni aumenta il rischio emorroidi.
  • Storia familiare – Se altre persone in famiglia hanno avuto emorroidi, è probabile che si abbiano problemi simili.
  • Costipazione persistente o diarrea – Sia la stitichezza che la diarrea possono sottoporre a forte tensione le vene dell’intestino inferiore e del retto.
  • Gravidanza – La pressione sulle vene del retto può influire sullo sviluppo di emorroidi.
  • Dieta povera di fibre – Una dieta povera di fibre o generalmente povera può provocare movimenti intestinali irregolari aumentando il rischio di emorroidi.
  • Fegato e malattie cardiache – Le persone che soffrono di malattie epatiche e/o cardiache spesso hanno anche problemi con le emorroidi.
  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) – Anche la colite ulcerosa, un altro tipo di IBS più raro, può aumentare il rischio di emorroidi.
  • Morbo di Crohn – Malattia autoimmune che comporta l’infiammazione del tratto gastrointestinale con sintomi che, nel tempo, aumentano il rischio.
  • Sedersi sul water per periodi prolungati – Affatica le vene nell’ano e del canale anale.
  • Condurre uno stile di vita sedentario – Non essere fisicamente attivi può influire sulla motilità gastrointestinale.

Cosa fare per far sgonfiare le emorroidi?

Per le emorroidi da lievi a moderate potrebbero essere sufficienti bagni caldi, creme e lozioni specializzate. Naturalmente anche i cambiamenti nella dieta, supposte e farmaci da banco possono alleviare i sintomi, dipende dalle esigenze ma se le emorroidi devono essere trattate chirurgicamente, è bene non perdere tempo e recuperare quanto prima uno stile di vita sereno.

Quando le emorroidi sono gravi?

Tutte le emorroidi derivano dalla stessa causa principale: vene sull’ano o nel canale anale che si gonfiano e fanno male. Quando le emorroidi esterne causano sintomi spiacevoli, tra cui dolore prurito, bruciore o irritazione nella zona anale, gonfiore e sanguinamento, o peggio ancora un trombo, allora è tempo di porsi il problema e parlare con uno specialista.

Stesso discorso per le emorroidi interne che, seppure tendono a causare meno sintomi o nessun sintomo fino a quando non si rompono e iniziano a sanguinare, devono essere monitorate appena si fanno sentire in qualche modo.

Quanto tempo ci vuole per eliminare le emorroidi?

I sintomi delle emorroidi non gravi di solito scompaiono da soli, qualche consiglio su come affrontare il trattamento a più livelli, in base alla gravità dei sintomi.

  • Rimedi casalinghi. Semplici cambiamenti nello stile di vita possono aiutare con i sintomi lievi, in primo luogo vanno aggiunti alla dieta integratori di fibre e/o alimenti come frutta, verdura e cereali. Evitare sforzi durante i movimenti intestinali; bere più acqua e, se serve, fare i semicupi caldi per 20 minuti più volte al giorno. Anche gli impacchi di ghiaccio possono alleviare il dolore e il gonfiore.
  • Trattamenti non chirurgici. Creme da banco e farmaci topici alleviano il dolore, il gonfiore e il prurito.
  • Trattamenti chirurgici. In caso di emorroidi grandi, oppure se altri trattamenti non hanno avuto riscontri, si potrebbe aver bisogno di un intervento chirurgico.

Emorroidi esterne

Le emorroidi esterne sono sotto la pelle intorno all’ano, zona molto innervata e sensibile al dolore. I sintomi delle emorroidi esterne sono:

  • Dolore
  • Sanguinamento
  • prurito
  • Gonfiore

Se si forma un coagulo di sangue intorno a un’emorroide esterna si parla di emorroide trombizzata.

Emorroidi interne

Le emorroidi interne sono così lontane nel retto che di solito non si possono vedere o sentire, in genere non fanno male perché nell’area ci sono pochi nervi. I sintomi inequivocabili delle emorroidi interne sono:

  • Sangue nelle feci o sulla carta igienica
  • Tessuto che si gonfia all’esterno dell’apertura anale (prolasso). Queste emorroidi prolassate, protuberanze più rosa dell’area circostante, di solito tornano dentro da soli oppure possono essere rimesse manualmente al loro posto.

Riferimenti bibliografici

Medscape

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