Negli ultimi anni, il laser è entrato nelle sale operatorie diventando un alleato prezioso. Per le emorroidi la nuova tecnica chiamata “emorroidoplastica laser” (“HeLP”) è ormai una valida alternativa meno invasiva rispetto ai metodi chirurgici tradizionali, come la tecnica di Milligan-Morgan. Una revisione sistematica condotta dai ricercatori del Life and Health Sciences Research Institute dell’Università di Minho, in Portogallo, ha valutato l’efficacia del laser per emorroidi e ne ha evidenziato i vantaggi. Eccone 4.
- Riduzione del dolore post-operatorio: la maggior parte dei pazienti riporta un livello di dolore molto basso entro 24 ore dall’intervento. La scala del dolore (VAS) indica valori medi compresi tra 0 e 1 per la maggior parte dei partecipanti.
- Minori complicazioni post-operatorie: rispetto alla tecnica Milligan-Morgan, il laser dimostra tassi inferiori di complicazioni, come sanguinamenti e infezioni.
- Risoluzione dei sintomi: la percentuale di pazienti con completa risoluzione dei sintomi varia tra l’86% e il 95%.
- Tempi di recupero più rapidi: la maggior parte dei pazienti è stata dimessa entro 24 ore dall’intervento, un tempo significativamente inferiore rispetto ai metodi tradizionali.
Quali sono i limiti?
Nonostante i numerosi vantaggi, la procedura laser presenta alcune limitazioni:
- Efficacia limitata nei casi di prolasso avanzato: la tecnica HeLP non è completamente efficace nel trattamento di emorroidi con prolasso significativo (gradi avanzati).
- Rischio di recidiva: anche se basso, il rischio di recidiva è stato segnalato fino al 9,7% nei pazienti trattati.
- Alta eterogeneità negli studi: gli studi analizzati presentano differenze significative nei criteri di inclusione, nei metodi e nei parametri valutati, rendendo difficile una comparazione uniforme dei risultati.
Come funziona la tecnica laser per emorroidi?
La procedura HeLP dura tra i 10 e i 30 minuti, utilizza un laser a diodo per chiudere i rami delle arterie emorroidali superiori. Il laser agisce riducendo l’afflusso di sangue alle emorroidi, provocando il restringimento della mucosa e della sottomucosa. In genere la procedura viene eseguita senza anestesia generale, richiedendo solo analgesici locali.
La tecnica è guidata da un Doppler, che individua con precisione i vasi sanguigni da trattare.
Riferimenti bibliografici
The effects of laser procedure in symptomatic patients with haemorrhoids: A systematic review
Credit foto: Adobe free stock

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.