Intervento alle vene varicose, quanto conta la genetica
Le vene varicose sono una manifestazione molto comune della malattia venosa cronica, che colpisce oltre il 30% della popolazione nei paesi occidentali e la ricerca scientifica non si ferma, alla costante ricerca di nuove cure, ma anche di nuove conoscenze che possano portare ad un miglioramento e una crescente personalizzazione delle scelte terapeutiche. Va in questa direzione anche un recente studio internazionale condotto da ricercatori di Oxford pubblicato su Nature Communications, che stabilisce per la prima volta un punteggio di rischio genetico critico per prevedere la probabilità che i pazienti affetti da vene varicose richiedano un intervento chirurgico, oltre a indicare la strada verso potenziali nuove terapie.
Lo studio
Questo vasto studio di associazione su tutto il genoma in due fasi ha interessato 401.656 individui della Biobanca del Regno Unito e la replicazione in 408.969 individui di 23andMe. In questo modo i ricercatori di Oxford hanno identificato 49 varianti genetiche che aumentano il rischio di vene varicose.
Secondo i risultati di questa ricerca, dunque, esiste una forte connessione tra la necessità di un intervento chirurgico per trattare le vene varicose e i fattori genetici ereditari.
Il team di ricerca ha scoperto che le persone con una storia familiare di vene varicose hanno maggiori probabilità di richiedere un intervento chirurgico rispetto a coloro che non presentano una predisposizione genetica. Questa scoperta è fondamentale poiché fornisce nuove informazioni per la gestione e la prevenzione delle vene varicose e potrebbe aprire la strada a nuovi approcci nella gestione delle vene varicose.
Comprendere il ruolo dei fattori genetici può aiutare i medici a identificare le persone con maggior rischio di sviluppare vene varicose e a intervenire in modo preventivo per evitare che la condizione peggiori. Inoltre, questa conoscenza potrebbe essere utile per sviluppare terapie più mirate e personalizzate, adattate alle specifiche esigenze di ciascun paziente.
L’autore principale, Dominic Furniss, ha commentato: “L’inclusione dei chirurghi nel gruppo di ricerca è stata fondamentale in quanto hanno consentito l’identificazione dei pazienti la cui malattia era più grave e che avevano quindi subito un intervento chirurgico. Ciò ha portato alla scoperta di 49 varianti genetiche in 46 aree del genoma che predispongono alle vene varicose. Questa svolta migliora notevolmente la conoscenza del nostro team sulla biologia delle vene varicose e sarà la base per ulteriori ricerche sulla biologia e potenzialmente su nuovi trattamenti“.
Riferimenti bibliografici
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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.