La stitichezza può avere effetti dannosi sulla salute del cuore?

stitichezza e salute del cuore


Molti considerano la stitichezza un fastidio temporaneo, ma recenti studi suggeriscono che potrebbe influenzare negativamente la salute del cuore. Ma in che modo la stitichezza può portare a problemi cardiaci, quali sono i meccanismi coinvolti e come possiamo prevenire questi rischi?

Come la stitichezza influisce sul corpo?

Quando parliamo di stitichezza ci riferiamo ad un disturbo caratterizzato da sintomi come un’evacuazione difficile e poco frequente, feci dure e sensazione di incompleto svuotamento dell’intestino. In molti casi, può essere risolta con semplici cambiamenti nello stile di vita, come una maggiore assunzione di fibre e acqua, o con l’uso di lassativi, ma se il problema diventa cronico il corpo può risentirne in vari modi, tra cui effetti collaterali come emorroidi e occlusione intestinale. Ma cosa c’entra il cuore in tutto questo?

Qual è il legame tra stitichezza e salute cardiaca?

La connessione tra stitichezza e problemi cardiaci è stata confermata da una ricerca condotta su un campione di oltre 400.000 persone. I risultati hanno mostrato che chi soffre di stitichezza cronica ha un rischio maggiore di subire eventi cardiovascolari come infarti o ictus.

Il motivo è legato agli sforzi richiesti durante l’evacuazione: questo sforzo aumenta la pressione sanguigna, causando stress fisico sul cuore e aumentando il rischio di complicazioni cardiache. Secondo lo studio, le persone con ipertensione e stitichezza hanno un rischio del 34% maggiore di subire un evento cardiaco rispetto a chi soffre solo di ipertensione.

Come lo sforzo fisico durante l’evacuazione può essere dannoso per il cuore?

Quando una persona si sforza eccessivamente durante l’evacuazione, si verifica un aumento della pressione intra-addominale. Questo incremento di pressione influisce sul ritorno venoso al cuore, creando una condizione temporanea di stress cardiovascolare. In soggetti già predisposti, come quelli con ipertensione o problemi cardiaci, questo sforzo può innescare aritmie o, nei casi peggiori, un infarto. Gli esperti consigliano quindi di prestare molta attenzione ai sintomi e non sottovalutare una condizione di stitichezza prolungata​.

Quali sono i segnali di allarme da tenere d’occhio?

Oltre alla difficoltà nell’evacuazione, chi soffre di stitichezza potrebbe manifestare sintomi correlati come crampi addominali, nausea e sensazione di non aver svuotato completamente l’intestino. Quando questi sintomi si verificano in combinazione con segnali di allerta cardiaca, come dolore toracico, mancanza di respiro o palpitazioni, è importante rivolgersi immediatamente a un medico.

Come prevenire i rischi cardiovascolari legati alla stitichezza?

Il primo passo è assicurarsi di seguire una dieta ricca di fibre, che facilita il transito intestinale e riduce la necessità di sforzi eccessivi. Frutta, verdura, cereali integrali e legumi dovrebbero essere una parte importante della dieta quotidiana. Bere almeno due litri di acqua al giorno per mantenere le feci morbide e prevenire la disidratazione, un fattore che contribuisce alla stitichezza.

Fare attività fisica regolare per mantenere il corpo in movimento e favorire il lavoro dell’apparato gastrointestinale. Non ignorare lo stimolo a evacuare: trattenersi o posticipare può peggiorare la stitichezza e aumentare lo sforzo necessario.

Riferimenti bibliografici

Constipation is associated with an increased risk of major adverse cardiac events in a UK population

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