Le vene varicose possono tornare dopo il trattamento
L’insufficienza venosa cronica si presenta con vene gonfie e di colore blu o viola che non lasciano dubbi sulla problematica sottostante: si tratta di una malattia molto comune che provoca disagio, prurito e, spesso, dolore agli arti inferiori. Le vene varicose vanno prese molto sul serio, oltre al trattamento medico, da valutare con rigore, è importante accettare che bisogna cambiare la solita routine quotidiana e adottare alcune sane abitudini che si riveleranno in grado di alleviare tutti i sintomi e ridurre l’entità del danno.
Come eliminare le vene varicose
Perdita di peso, un po’ di esercizio fisico, calze a compressione e sollevare le gambe appena possibile, ecco alcune cose che sono alla portata di tutti e che danno un immediato beneficio.
Tra le procedure mediche, la scleroterapia, l’ablazione con laser o con radiofrequenza, la Fleboterapia Rigenerativa Tridimensionale Ambulatoriale (TRAP), sono tutti interventi che servono per eliminare le vene varicose e che vanno valutati caso per caso.
A questo punto la domanda è: dopo un intervento medico, le vene varicose possono tornare dopo il trattamento?
Si! E la risposta sembra poco incoraggiante perché si possono verificare recidive entro cinque anni, ma queste vene non saranno quelle eliminate dall’intervento. Le vene problematiche, infatti, sono scomparse per sempre, si tratterà di altre vene che possono presentarsi a causa dell’età, della genetica, di una gravidanza oppure a causa del peso eccessivo.
Perché c’è il rischio di una recidiva?
Ci possono essere varie motivazioni, la prima è che ci si trova davanti a una vera e propria malattia venosa e non davanti a un problema isolato. In questo caso, dopo il primo trattamento, aiuta fare un controllo periodico. La responsabilità può essere anche di una diagnosi sbagliata, l’intervento non aveva eliminato le vene problematiche, oppure era stata utilizzata una procedura inadatta. Si ha una neovascolarizzazione, una complicanza della chirurgia di stripping venoso. Bisogna tener sempre presente che il trattamento delle vene varicose ricorrenti richiede un flebologo abile e una strumentazione medica moderna.
Come prevenire le recidive?
Il flebologo deve assicurare una diagnosi accurata eseguendo un’ecografia completa, per trattare prima le vene di alimentazione, poi quelle superficiali, infine le vene varicose più visibili.
Fare prevenzione prevede cambiare stile di vita, mantenere un peso corporeo giusto, fare movimento, evitare di stare seduti o in piedi per lungo tempo, indossare calze a compressione, tutte cose che gioveranno anche in presenza di altre patologie come l’ipertensione, il diabete o le malattie cardiache. Un medico esperto di vene può suggerire anche l’uso di integratori, diversi prodotti sono pensati proprio per supportare la salute delle vene.
Infine, si consiglia una visita specialistica almeno una volta all’anno, in base al quadro complessivo e in base alla presenza di nuove vene problematiche si può valutare quale trattamento fare. Non tutte le vene varicose richiedono un intervento chirurgico, in tanti casi, come già detto, si può alleviare il disagio e prevenire un’ulteriore peggioramento della malattia.
Fonti
Recurrent Varicose Veins: Incidence, Risk Factors and Groin Anatomy
Credit foto: Adobe free stock
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.