Morbo di Crohn ed emorroidi: esiste un legame diretto?

Morbo di Crohn ed emorroidi

Morbo di Crohn ed emorroidi

La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD) che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale ed è caratterizzata da un’infiammazione del rivestimento del tratto gastrointestinale, portando a sintomi vari come dolore addominale, diarrea, perdita di peso e affaticamento. Ma esiste un legame tra il morbo di Crohn ed emorroidi? E il morbo di Crohn può causare emorroidi?

Morbo di Crohn e rischio emorroidi

La malattia di Crohn in sé non provoca direttamente emorroidi. Tuttavia, l’infiammazione e l’irritazione associate al morbo di Crohn possono contribuire alla formazione di fistole anali e ascessi. Questi, a loro volta, possono rendere i movimenti intestinali estremamente dolorosi e difficili, portando alla stitichezza.

La stitichezza, a sua volta, è un noto fattore di rischio per lo sviluppo di emorroidi.

Perché la stitichezza è collegata alle emorroidi?

La stitichezza porta ad esercitare una eccessiva pressione sulle vene dell’ano e del retto, causando il rigonfiamento e il successivo sviluppo delle emorroidi. In effetti, qualsiasi condizione che provochi stitichezza cronica o diarrea può aumentare il rischio di emorroidi (compreso, quindi, il morbo di Crohn, ma anche la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) perché esercitano pressione aggiuntiva sulle vene dell’ano e del retto, spingendole verso il basso e fuori dal canale anale.

Ragadi ed emorroidi

  • Le ragadi anali sono piccoli taglietti o lesioni nella mucosa dell’area anale, che causano dolore acuto e sanguinamento durante la defecazione. Sono comuni in persone affette dalla malattia di Crohn e possono manifestarsi anche prima di altri sintomi della patologia.
  • Le emorroidi, invece, sono vasi sanguigni dilatati. Possono provocare prurito, dolore, gonfiore e, sanguinamento.

Altri fattori di rischio per le emorroidi

Le emorroidi non sono esclusivamente legate a problemi digestivi. Tosse cronica, sollevamento di pesi, lunghi periodi in posizione seduta, gravidanza e problemi del tessuto connettivo come la sclerodermia e la sindrome di Ehler-Danlos possono contribuire all’insorgenza delle emorroidi.

Quando preoccuparsi

Se sviluppi sintomi come:

  • fastidio intorno alla zona anale,
  • prurito eccessivo,
  • la presenza di una massa rossa sotto la pelle,
  • lieve incontinenza fecale,
  • sanguinamento rettale,
  • febbre,

potresti un ascesso anale o una fistola anale associata al morbo di Crohn. In questi casi, è fondament avere ale consultare uno specialista il prima possibile.

Come ridurre il rischio di emorroidi se si ha il morbo di Crohn

Il modo migliore è adottare misure per ridurre l’infiammazione nel tratto gastrointestinale, soprattutto se la malattia interessa l’area intorno all’ano, rendendo i movimenti intestinali dolorosi. Alcuni consigli che possono rivelarsi utile nell’ottica della prevenzione sono:

  1. assunzione di farmaci appropriati prescritti dallo specialista;
  2. cambiamenti nello stile di vita,
  3. dieta equilibrata.

Riferimenti bibliografici

Perianal Crohn’s Disease

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