Prevenzione delle malattie oncologiche del retto
I tumori del colon-retto rappresentano la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne, eppure sono una neoplasia che si può trattare tempestivamente e precocemente, se viene diagnosticata rapidamente. Per riuscirci è indispensabile non mancare agli appuntamenti dei programmi di screening proposti dal Servizio Sanitario Nazionale e rivolgersi allo specialista di fiducia non appena si presentano sanguinamento rettale, dolore insistente, ragadi croniche. In sintesi una corretta ed efficace prevenzione delle malattie oncologiche del retto passa inevitabilmente dall’attenzione che il paziente ha ben prima che venga diagnosticato il cancro.
Come prevenire il tumore del colon-retto?
Il modo migliore per prevenire le malattie oncologiche del colon-retto è quello di sottoporsi a regolari programmi di screening che servono ad individuare precocemente eventuali anomalie. Il consiglio è quello di rivolgersi allo specialista per una visita di controllo sin da dopo i 45 anni, soprattutto se si hanno fattori di rischio come precedenti in famiglia di malattie di questo tipo o di polipi precancerosi avanzati.
Sappiamo che ci vogliono circa 10 anni prima che una lesione o un polipo benigno si trasformi in canceroso, quindi mantenere regolari controlli dal medico e sottoporsi allo screening consente di eliminare il problema ancor prima che si trasformi in una malattia seria.
Screening del tumore al retto
Gli esami di screening oncologici possono aiutare a diagnosticare il cancro del retto nella sua fase iniziale, quando le possibilità di successo del trattamento sono maggiori e minori gli effetti collaterali. Questi test vengono solitamente eseguiti quando un paziente è sano e non presenta sintomi specifici, e non va mai rimandata una visita specialistica di controllo in caso di sanguinamento, dolore al retto o ragadi croniche.
- Gli adulti che non sono a rischio elevato di cancro del retto dovrebbero iniziare a sottoporsi agli esami di screening all’età di 50 anni.
- Le persone a rischio più elevato – a causa di una storia personale di cancro del colon o del retto, polipi colorettali o malattie infiammatorie intestinali – dovrebbero essere sottoposte a screening prima di compiere 50 anni.
Il test di screening utilizzato più comunemente è il test del sangue occulto nelle feci che viene eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni. L’esame consiste nella raccolta a casa di un piccolo campione di feci e nella ricerca in laboratorio di tracce di sangue non visibili a occhio nudo.
Sangue occulto nelle feci e falso allarme
Il test del sangue occulto nelle feci riesce ad individuare anche minime quantità di sangue nel campione, che non sono visibili ad occhi nudo. Ovviamente non riesce a individuare quale sia l’origine del sangue e molto spesso la causa non è preoccupante. Il sangue può essere provocato da emorroidi interne, diverticoli, ragadi anali e polipi. Insomma, anche da fattori che non indicano necessariamente una malattia grave. E’ sempre raccomandato rivolgersi ad uno specialista per far luce sull’origine del sanguinamento con gli esami più opportuni.
Riferimenti bibliografici
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.