Rimedi per le emorroidi infiammate
Le emorroidi sono i vasi sanguigni nella zona anale che hanno la cruciale funzione di regolare il passaggio delle feci e del gas intestinale, prevenendo fuoriuscite involontarie. Quando questi vasi sanguigni si infiammano si parla di emorroidi infiammate e di malattia emorroidaria, un problema che interessa circa metà della popolazione, soprattutto nei Paesi sviluppati. Vediamo quali possono essere i più efficaci rimedi per le emorroidi infiammate.
Le cause
Le cause possono risiedere in predisposizioni genetiche o in vari fattori, come sovraccarico epatico o alterazioni dell’equilibrio intestinale.
I rimedi naturali e farmaci
Per risolvere in modo definitivo questa condizione è importante innanzitutto seguire un’alimentazione equilibrata, mantenere una buona idratazione e praticare regolare attività fisica.
Ci sono numerosi suggerimenti per alleviare i sintomi delle emorroidi infiammate. Questi includono:
- evitare la stitichezza,
- utilizzare creme specifiche,
- curare la propria igiene intima.
Prevenire la stitichezza è essenziale, poiché le feci dure possono costringere a uno sforzo eccessivo durante la defecazione, peggiorando così i sintomi delle emorroidi. Monitorare attentamente i segnali del proprio corpo, come il bisogno di evacuare. Attendere troppo a lungo prima di recarsi in bagno può favorire lo sviluppo della stitichezza. Avere un atteggiamento rilassato e dedicare il tempo necessario quando si va in bagno, per evitare di forzare durante la defecazione.
Come prevenire la stitichezza?
Per evitare la stitichezza e ridurre lo sforzo durante i movimenti intestinali, è consigliabile apportare modifiche alla propria alimentazione, aumentare l’assunzione di liquidi e mantenere un adeguato livello di attività fisica. Si suggerisce spesso di includere nella dieta alimenti ricchi di fibre come frutta, cereali, verdura e legumi, poiché ciò contribuisce a rendere le feci più morbide.
Ricerche indicano che l’assunzione di fibre vegetali, come la buccia di psillio, può ridurre la frequenza del sanguinamento associato alle emorroidi. Tuttavia, il loro effetto su altri sintomi non è stato ben studiato. È importante che chi assume buccia di psillio assicuri un’adeguata idratazione, poiché un’eccessiva assunzione di fibre può causare diarrea, che potrebbe a sua volta irritare ulteriormente le emorroidi a causa dei frequenti movimenti intestinali.
Ruolo dell’igiene
La scarsa pulizia dell’area anale può peggiorare l’infiammazione. Pertanto, è fondamentale effettuare una pulizia accurata dopo la defecazione. Un metodo consigliato è quello di utilizzare carta igienica precedentemente inumidita con acqua, seguita da un’asciugatura delicata. Questo approccio aiuta a prevenire una pulizia troppo vigorosa, che potrebbe aggravare i sintomi.
Al tempo stesso, è importante evitare l’eccesso di igiene, poiché l’uso di saponi liquidi o salviette profumate o a base di alcol può contenere sostanze irritanti per la pelle e causare reazioni allergiche.
Semicupi
Il semicupio, cioè sedersi in acqua calda o tiepida, senza aggiungere sostanze irritanti, può alleviare il disagio. In alternativa, è possibile aggiungere all’acqua sostanze antinfiammatorie come camomilla, amamelide, arnica, ma vale la pena ribadire che la ricerca sull’efficacia di queste pratiche è limitata No al sapone durante il semicupio.
Creme per le emorroidi
Consigliate creme e paste antinfiammatorie contenenti ingredienti naturali come zinco, pantenolo, amamelide e aloe vera. Queste formulazioni mirano a lenire l’irritazione della pelle e il prurito.
In alcuni casi, lo specialista può prescrivere unguenti contenenti lidocaina per un sollievo locale dal dolore. Le creme steroidee possono essere utilizzate temporaneamente per ridurre l’infiammazione, ma dovrebbero essere usate con cautela e solo sotto supervisione medica.
Riferimenti bibliografici
Enlarged hemorrhoids: How can you relieve the symptoms yourself?
Foto by: Adobe free stock
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.