Scleroterapia dei capillari
La scleroterapia una metodica poco invasiva sempre più utilizzata in ambito vascolare per trattare le vene varicose. Ma forse pochi sanno che è efficace anche per eliminare le teleangectasie, cioè i capillari. Vediamo come funziona la scleroterapia dei capillari e che risultati possiamo ragionevolmente aspettarci.
Cos’è la scleroterapia
Si tratta di una procedura che consiste nell’iniettare una soluzione direttamente nelle vene da trattare tramite un ago molto piccolo. La soluzione provoca la cicatrizzazione della parete venosa, la coagulazione e la chiusura della vena che causa disagio. Nel tempo quella vena si trasformerà in tessuto cicatriziale assorbito dal corpo.
La procedura dura circa 30 minuti.
Post intervento: cosa accade e come comportarsi
A volte durante il trattamento i pazienti sperimentano una leggera sensazione di bruciore che in genere scompare poco dopo l’iniezione.
Subito dopo la scleroterapia non bisogna restare in ospedale o in ambulatorio, ma si torna a casa e riprendere la maggior parte delle attività quotidiane. E’ consigliabile camminare sin da subito.
Sono normali:
- lividi nella zona trattata;
- sensibilità;
- arrossamento;
- calore,
- prurito;
- colorazione anomala nella zona trattata.
Si tratta in ogni caso di effetti collaterali che scompariranno rapidamente, nell’arco di pochi giorni.
Verranno consigliate delle calze compressive da indossare per qualche giorno dopo la procedura.
Il tempo di recupero previsto dopo la scleroterapia è generalmente molto rapido.
Cosa non fare dopo la scleroterapia?
È consigliabile evitare di fare esercizi faticosi e di esporsi al sole sulla zona trattata per due settimane dopo la procedura.
È consigliabile evitare di fare esercizi faticosi e di esporsi al sole sulla zona trattata per due settimane dopo la procedura.
Dopo quanto tempo si vedono i risultati?
Le teleangectasie di solito scompaiono più rapidamente di quelle più grandi. Generalmente scompaiono in circa 3-6 settimane (al massimo 3-4 mesi per le vene più grandi).
I capillari trattati non ricompariranno, ma con il tempo potrebbero formarsene di nuovi.
Le alternative alla scleroterapia
Altre metodiche conservative che in molti casi possono essere efficaci. Entrambe le metodiche sono, quindi, conservative e hanno l’obiettivo di preservare le vene:
- TRAP: Le vene trattate con la TRAP non vengono chiuse come con la scleroterapia o rimosse chirurgicamente, ma la parete venosa viene curata stringendo il lume e rinforzando l’elasticità del vaso sanguigno, così da rigenerare le vene superficiali e quelle profonde, perforanti.
- CHIVA: la finalità della strategia terapeutica CHIVA è quella di restituire alle vene la capacità di lavorare con carichi pressori il più possibile vicini a quelli fisiologici.
Laser per capillari
Il laser agisce in base al principio della “fototermolisi selettiva”: lo specialista doserà nel modo corretto la quantità di energia da utilizzare in base alle zone da trattare e al tipo di problema.
Uno speciale manipolo rilascia l’energia che andrà a colpire in modo preciso e selettivo solo i vasi che necessitano dell’intervento. Il vaso assorbirà l’energia della luce e ciò comporta un processo di termocoagulazione del capillare che verrà poi riassorbito dalle cellule.
Riferimenti bibliografici: RadiologyInfo.org: “Sclerotherapy of Varicose Veins and Spider Veins.”
Credit Foto: Adobe Free Stock
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.