Stripping della vena safena
Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione diverse metodologie mini invasive per trattare le varici, è molto raro ricorrere alla tecnica chirurgica nota come stripping della vena safena (safenectomia) ed in ogni caso, quasi desueto lo stripping lungo se l’approccio chirurgico viene effettuato con la giusta indicazione. Cerchiamo, quindi, di capire come funziona questo intervento e quando va fatto.
Come funziona lo stripping della vena safena
Definiamo stripping una procedura di asportazione delle vene safene dell’arto inferiore. E’ una metodica che va riservata in caso di varici delle vene safene laddove sia stata accertata la pervietà delle vene profonde dell’arto.
Va detto che la safenectomia corta od ultracorta deve essere riservata a casi precisi, laddove – dopo attenta valutazione ecografica e clinica – non sia possibile intervenire sulla Malattia Venosa Cronica con tecniche di ablazione venosa mininvasiva o chirurgia emodinamica conservativa.
- stripping corto/ultracorto della safena: quando si fa un’asportazione parziale del vaso;
- stripping lungo della safena: quando la vena viene asportata completamente. (Non più utilizzato)
Possono essere inoltre eseguite altre piccole incisioni per asportare eventuali varici collaterali (varicectomie)
Dopo aver isolato le estremità superiori e inferiori viene inserito all’interno della vena uno stripper, cioè una sonda, che in cima ha una sorta di testina. Questa testina trascinerà dall’alto verso il basso tutta la safena strappando i collegamenti con le vene collaterali. In questo modo verrà completamente asportata.
Al termine della procedura il chirurgo apporrà delle suture e verrà collocato un bendaggio compressivo che il paziente dovrà tenere per una settimana circa.
Post operatorio dello stripping alla vena safena
Qualche indicazione generale su cosa aspettarsi nella fase del post intervento e sui tempi di guarigione.
- Dolore alla coscia dell’arto inferiore operato;
- Comparsa di ecchimosi e/o ematoma lungo l’arto
- il bendaggio va sostituito con una benda elastica durante la visita di controllo, dopo almeno una settimana
- è sconsigliato restare a letto tutto il giorno, anzi è raccomandato fare frequenti passeggiate alternate a momenti di riposo tenendo la gamba leggermente sollevata;
- Rischi di parestesie, vasi linfatici e lesioni a nervi sono possibili, in particolar modo nello stripping lungo.
Lo stripping della piccola safena è associato ad un maggior numero di complicanze. - la completa ripresa è prevista dopo 20/30 giorni.
L’anestesia risulta essere di tipo generale o locoregionale (epidurale)
Le moderne tecniche permettono di evitare nella quasi totalità dei casi un approccio cosi demolitivo garantendo anestesie locali, rapida ripresa e minori complicanze.
Riferimenti bibliografici
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.