Nella mia esperienza incontro spesso pazienti preoccupati per quelle vene bluastre o violacee che compaiono sui loro piedi. Se anche tu hai notato vene varicose ai piedi, ecco cosa dovresti sapere.
Cosa sono esattamente le vene varicose ai piedi?
I nostri piedi contengono una rete complessa di vene che, in condizioni normali, non sono visibili. Quando queste vene perdono elasticità e si dilatano, diventano evidenti sotto forma di cordoni bluastri o rilevati. In alcuni casi, queste vene possono anche pulsare ritmicamente, creando una sensazione fastidiosa e talvolta dolorosa.
A differenza delle vene varicose che si formano comunemente nelle gambe, quelle dei piedi hanno caratteristiche particolari dovute all’anatomia di questa regione. La pelle più sottile e la minore presenza di tessuto sottocutaneo rendono queste vene più visibili e potenzialmente più sintomatiche.
Quali sono le cause delle vene varicose che pulsano sui piedi?
Il problema fondamentale alla base delle vene varicose è l’insufficienza venosa: le valvole all’interno delle vene, che dovrebbero impedire al sangue di refluire verso il basso, non funzionano correttamente.
Quando queste valvole si indeboliscono, il sangue può fluire all’indietro, accumularsi e causare dilatazione venosa. Ma perché alcune persone sviluppano questo problema mentre altre no? Diversi fattori contribuiscono significativamente:
- La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale: circa il 70% dei miei pazienti con vene varicose ai piedi ha familiari con lo stesso problema.
- La postura eretta prolungata mette sotto stress le vene dei piedi. Chi lavora molte ore in piedi è particolarmente a rischio.
- Durante la gravidanza, l’aumento dei livelli ormonali e del volume di sangue, combinati con la pressione dell’utero sulle vene pelviche, può favorire la comparsa di vene varicose anche nei piedi.
- L’obesità esercita una pressione maggiore sul sistema venoso.
- Le calzature inadeguate possono compromettere la circolazione. Scarpe troppo strette o con tacchi alti alterano la biomeccanica del piede e riducono l’efficienza della pompa muscolare del polpaccio, essenziale per il ritorno venoso.
- Con l’invecchiamento, le pareti venose perdono elasticità e le valvole diventano meno efficienti. È un processo naturale che può accelerare la comparsa di vene varicose.
Le vene varicose ai piedi sono davvero pericolose?
Nella maggior parte dei casi, le vene varicose ai piedi raramente rappresentano un pericolo immediato per la vita. Tuttavia, non vanno sottovalutate per diversi motivi.
Prima di tutto, possono essere il sintomo di un’insufficienza venosa più estesa che coinvolge anche le vene più grandi delle gambe. In secondo luogo, causano spesso sintomi fastidiosi che impattano sulla qualità della vita: sensazione di pesantezza, dolore, prurito, gonfiore e crampi notturni.
Quando dovresti preoccuparti veramente?
Ci sono alcuni segnali d’allarme che non dovresti mai ignorare:
- Dolore intenso e improvviso lungo il decorso di una vena potrebbe indicare una tromboflebite o, più raramente, una trombosi venosa profonda.
- Arrossamento, calore e sensibilità in corrispondenza di una vena sono segni classici di infiammazione venosa che richiede valutazione e trattamento.
- Sanguinamento da una vena varicosa necessita di intervento per arrestare l’emorragia.
- Piccole ferite che non guariscono o che compaiono spontaneamente possono essere ulcere venose iniziali.
- Gonfiore improvviso e asimmetrico di un piede potrebbe essere segno di un problema vascolare acuto.
Come curare efficacemente le vene varicose ai piedi?
Oggi disponiamo di numerose opzioni terapeutiche. L’approccio che raccomando dipende dalla gravità della condizione, dai sintomi e dalle preferenze personali di ciascun paziente.
Per forme lievi o come complemento a trattamenti specifici, suggerisco sempre misure conservative:
- Calze a compressione graduata: esercitano una pressione maggiore alla caviglia che diminuisce gradualmente verso l’alto, favorendo il ritorno venoso. È fondamentale scegliere la compressione adeguata e indossarle correttamente, preferibilmente al mattino prima di alzarsi.
- Sollevare i piedi al di sopra del livello del cuore più volte al giorno, soprattutto la sera, allevia il gonfiore.
- L’attività fisica regolare stimola la pompa muscolare del polpaccio.
Per casi più avanzati, posso proporre trattamenti minimamente invasivi che eseguo regolarmente nel mio studio:
- La scleroterapia consiste nell’iniezione di una soluzione nella vena varicosa che provoca la chiusura della vena e il suo successivo riassorbimento. È particolarmente efficace per le vene di piccolo calibro e i capillari.
- L’ablazione endovenosa laser o a radiofrequenza utilizza il calore per chiudere le vene malate. In casi selezionati può essere impiegata anche per vene varicose significative dei piedi.
- La flebectomia ambulatoriale prevede la rimozione chirurgica delle vene varicose attraverso microincisioni. Si esegue in anestesia locale, con rapido recupero.
- Un’altra tecnica che utilizzo con ottimi risultati è la terapia endovascolare con colla medica: consiste nell’iniettare una colla speciale nella vena, provocandone la chiusura immediata.
- TRAP: una innovativa metodica che tende a rigenerare le vene danneggiate invece che rimuoverle.
Non aspettare che il problema peggiori o che compaiano complicanze: se noti vene prominenti, doloranti o pulsanti sui tuoi piedi, contattami. Oltre a studiare per te un trattamento personalizzato, ti fornirò consigli pratici per migliorare la salute vascolare globale e prevenire recidive.
Riferimenti bibliografici
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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze, specializzato in Chirurgia Vascolare presso l’Università degli Studi di Siena con Surgical Fellowship presso il St. George’s Hospital di Londra. Specializzato in: Chirurgia Vascolare, Proctologia, Management Sanitario, Laser chirurgia.