Vene varicose e dermatite: cos’è l’eczema varicoso e come si cura

Vene varicose e dermatite

Vene varicose e dermatite

Le vene varicose possono provocare rush cutanei ed eczemi? Di sicuro producono numerosi sintomi fastidiosi come prurito, dolore gonfiore, crampi, pesantezza e crampi. Ma forse non sapete che se non vengono trattate le varici possono anche portare ad un‘eruzione cutanea, nota come dermatite da stasi o eczema varicoso.

Eczema varicoso

L’eczema varicoso è caratterizzato da uno scolorimento della pelle e da un’infiammazione nella parte inferiore delle gambe o alle caviglie ed è provocato dalle stesse condizioni che sono alla base dell’insorgenza della varice: valvole indebolite e malfunzionanti che non riescono più a favorire la risalita del sangue verso il cuore, con conseguente ristagno nelle vene. Man mano che il sangue si accumula i liquidi penetrano nella pelle circostante impedendo e ostacolando l’ossigenazione della pelle.

Priva di ossigeno, quindi, la pelle diventa squamosa e arrossata e senza trattamento questa eruzione cutanea può trasformarsi in una piaga infetta che non guarisce.

Come prevenire e curare l’eczema varicoso

Le eruzioni cutanee e le ulcere alle gambe sono un effetto collaterale comune delle vene varicose o dell’insufficienza venosa. Tuttavia, un intervento medico precoce può favorire la guarigione delle ulcere cutanee. Pertanto, il trattamento della causa sottostante dell’eruzione cutanea, che è molto probabilmente la varice, ridurrà l’infiammazione.

Le attuali terapie per le vene varicose, come la scleroterapia o l’ablazione endovenosa, sono minimamente invasive e molto efficaci in gran parte dei casi. Con una migliore circolazione, la pelle guarirà naturalmente.

Perché vengono le vene varicose

Cosa fare in caso di dermatite da stasi

Ecco alcuni accorgimenti utili da mettere in atto se ci accorgiamo della presenza di un rush cutaneo all’altezza delle varici:

  1. Comprimere: le calze compressive favoriscono la circolazione e la risalita del sangue verso l’alto. Questi presidi impediscono al sangue di ristagnare nella vena. Ne esistono di diverse tipologie, quindi un consulto con lo specialista è importante al fine di stabilire che misura e che grado di compressione sia necessario.
  2. Tenere le gambe alzate: questa posizione aiuta le vene a pompare il sangue verso il cuore. Basta tenere le gambe sollevate per 15 minuti ogni due ore e quando si dorme è meglio appoggiare le gambe su un cuscino, in modo da favorire il flusso del sangue nella giusta direzione.
  3. Idratazione: applicare quotidianamente una lozione o un gel per mantenere la pelle liscia. Anche in questo caso il consiglio dello specialista è importante per acquistare un prodotto che contenga sostanze attive adatte alla propria condizione.
  4. Esercizio: uno stile di vita sedentario contribuisce allo sviluppo delle vene varicose e, molto probabilmente, anche all’eruzione cutanea. Esercitando in particolare i muscoli del polpaccio, si mantiene un flusso sanguigno adeguato e si previene la formazione di ristagni di sangue. E’ anche importante mantenere un peso corporeo nella norma perché l’obesità è un importante fattore di rischio per le vene varicose. Cercare, quindi, di muoversi più possibile, soprattutto se si svolge un lavoro sedentario o se si sta in piedi per lungo tempo. La posizione seduta o eretta prolungata blocca il flusso sanguigno nelle gambe.
  5. Medicare: se l’eruzione cutanea non migliora con i trattamenti domiciliari, lo specialista può prescrivere farmaci per ridurre l’infiammazione. Come ad esempio un corticosteroide, antibiotici se c’è un’infezione, antistaminico per il prurito. Inoltre il medico potrà fare una fasciatura o un bendaggio medicato per curare una ferita aperta.

Riferimenti bibliografici

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels